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25 APRILE 2023

CONTRO FASCISMO, NATO E STATO DI GUERRA
ORA E SEMPRE RESISTENZA!

Concentramento P.ZZA ANTENORE H 15:30
Il corteo terminerà in Piazza Portello con interventi e musica.

La crisi del capitalismo si fa più pesante che mai; per anni i Paesi occidentali, USA in prima linea, hanno cercato di tenersi a galla attraverso guerre commerciali, cambi di regime, fomentando guerre locali per depredare territori lontani. Ora questo non basta più: le tensioni commerciali, economiche e politiche tra le varie potenze si stanno rapidamente trasformando in tensioni militari sempre più forti, tanto da assumere i connotati di un aperto conflitto mondiale del quale l’Ucraina è il trampolino di lancio. Gli USA hanno bisogno di annientare le formazioni concorrenti per continuare a mantenere il proprio dominio sul mondo: da anni preparano la guerra alla Russia e ora stanno preparando lo scontro anche con la Cina, riabilitando l’alleanza militare della NATO.
A questo si stanno preparando – e ci stanno preparando – tutti i governi occidentali, il nostro in prima linea. Come? Da una parte continuando a finanziare l’industria della guerra a scapito di sanità, istruzione e servizi pubblici. Dall’altro, consci del fatto che a pagare i costi della guerra saranno ancora una volta i lavoratori, portando avanti un lavoro di convincimento ideologico per prevenire qualunque tipo di protesta. Per i nostri governanti è fondamentale che la popolazione non solo accetti, ma supporti questa guerra, che sia disposta a fare sacrifici e ad essere carne da macello. E laddove la propaganda non sia sufficiente per prevenire il dissenso, subentra la repressione dello Stato per sedarlo, il pugno di ferro contro lavoratori, studenti e movimenti di lotta.

Per fare questo, la borghesia nostrana ha deciso di giocare la carta del governo di estrema destra pullulante di populisti e nostalgici del fascismo, ma a ben vedere da destra a sinistra tutti i partiti parlamentari, da anni in crisi di egemonia, sono chiaramente schierati dalla stessa parte: il partito unico della guerra.
In questo teatrino politico da una parte si coltivano i semi del nazionalismo quale ideologia per
giustificare le posizioni e gli interessi guerrafondai della classe dirigente, mentre dall’altra si prosegue nella retorica di “salvaguardia della democrazia” dalle feroci dittature che costellano il pianeta. Le fazioni politiche che rappresentano queste due visioni si alternano al governo dandosi battaglia su questioni marginali mentre entrambe seguono il medesimo schema nel saccheggiare la popolazione per perpetrare i piani della Nato, a guida USA.
E mentre le risorse del paese vanno a rafforzare l’impianto militare industriale, le maglie della democrazia si vanno sempre più assottigliando. Nelle scuole e nelle università gli spazi di
discussione sono ridotti all’osso e quando concessi sono estremamente controllati, così da disincentivare ulteriormente il confronto su questioni scomode. Dal punto di vista mediatico
questo sistema diviene palesemente censura : mentre i media portano avanti, all’unisono, una propaganda belligerante a favore della guerra, senza lasciare nessuno spazio di dissenso o di
critica, censurano chiunque metta anche solo in dubbio l’informazione che ci viene propinata.

In conclusione, la borghesia, pur ammantandosi di una facciata democratica, dal fascismo non è mai tornata indietro. Oggi, con la guerra alle porte, il tentativo di fascistizzazione dell’intera società per affrontare una guerra necessaria al mantenimento del sistema capitalista diventa sempre più stringente.

Il 25 Aprile è una data simbolo di chi prima di noi ha dato la vita per sconfiggere il fascismo e fermare la guerra, assume perciò oggi una duplice valenza estremamente importante e contemporaneamente ci consegna l’insegnamento più grande: farla finita con il capitalismo è l’unica strada per un mondo senza più sfruttamento, guerre, morte e distruzione! La Rivoluzione è l’unica soluzione!

IL 25 APRILE NON È UNA RICORRENZA:
ORA E SEMPRE RESISTENZA!

ANTIFASCISMO È ANTICAPITALISMO!