Collettivo Levante - Padova 🔥
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Canale di informazione del Collettivo Politico Comunista Levante: News, aggiornamenti, materiali ed eventi!
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Il 2 giugno il nostro paese festeggia la festa della repubblica, ma cosa c'è veramente da festeggiare?
Un'Italia che dice di essere fondata su lavoro e pace si schiera da mesi affianco al regime sionista (finanziandolo ed armandolo), colpevole del massacro a Gaza, e agli stati occidentali che inviano bombe e navi contro lo Yemen.

🇵🇸Dopo mesi di genocidio, bombardamenti continui su ospedali, campi profughi, abitazioni e università a Gaza pensiamo sia fondamentale continuare a mobilitarci affianco al popolo palestinese, alle masse del mondo, agli studenti.
Per questi motivi scenderemo in piazza per il corteo regionale indetto dai Giovani Palestinesi domenica 2 giugno alle ore 15:00.

Contro sionismo e guerra!
Solidarietà al popolo e alla resistenza palestinesi!

CPC Levante
Riceviamo e condividiamo dai compagni del Tuttinpiedi di Mestre:

🔴Sabato 29 giugno a Mestre!🔴

🇵🇸Il governo italiano sostiene le politiche genocide e colonialiste dell'entità sionista in Palestina mentre fa ricadere i costi di crisi e guerra su lavoratrici, studenti, migranti. Solo l'unità della classe lavoratrice, italiana e migrante, e la lotta possono contrastare le politiche sioniste, razziste, guerrafondaie della borghesia italiana.

Scendiamo in piazza al fianco del popolo, della resistenza palestinese e dei lavoratori migranti sfruttati da quegli stessi padroni che sfruttano i lavoratori italiani e incassano guadagni sulla pelle dei popoli oppressi.
“il nostro faro è il lavoro buono, stabile, sicuro, di qualità, che dà dignità alla persona”

Queste sono le parole della ministra del lavoro Calderone, una presa in giro visto le politiche che questo governo, come quelli precedenti stanno portando avanti:

Precarizzazione e subappalti. È la costante ricattabilità che mette i lavoratori nelle condizioni di mettere in secondo piano la sicurezza, nel costante tentativo di farsi rinnovare il contratto, accettando così anche di svolgere lavori rischiosi anche al di fuori delle loro competenze. Senza contare che alcuni settori sono quasi totalmente in mano al caporalato come il settore agricolo;

Aumento dello sfruttamento. Il continuo aumento esponenziale del carico a cui noi lavoratori veniamo sottoposti (in termini di orario o il constante aumento della produttività a discapito della sicurezza);

Salari da fame. Il costo della vita aumenta ma gli stipendi sono sempre gli stessi, questo spinge le famiglie sempre più a ridosso della soglia di povertà e quindi costringe alla ricerca di un’entrata extra tramite straordinari o un secondo lavoro (a fine 2023 si parlava di 3 milioni di italiani che avrebbero una doppia occupazione);

Tagli a “controlli” e impunità padronale. Negli anni i vari governi hanno tagliato i già insufficienti controlli sulle condizioni di lavoro e sicurezza. La riduzione dei dipendenti degli organi di vigilanza e degli enti nazionali che si occupano di lavoro (Inail, Spisal e Itl) serve a rendere inutili questi strumenti, più di quanto già non lo fossero. Questo garantisce ai padroni una impunità di fatto in quanto molto difficilmente devono rispondere delle condizioni nelle quali ci fanno lavorare e anche nei pochi casi che ciò avviene, la giustizia borghese trova il modo per sollevarli da qualsiasi responsabilità.

I morti sul lavoro non sono una fatalità. Gli oltre 350 morti sul lavoro che abbiamo visto nei soli primi quattro mesi di quest’anno, sono il prodotto di questo sistema infame. A questi, si aggiungono Satnam Singh di 31 anni deceduto a Latina in seguito all’amputazione di un braccio da parte di un macchinario agricolo mentre svolgeva la sua mansione e scaricato come immondizia dal suo datore di lavoro, e Pierpaolo Bodini di 18 anni morto nel Lodigiano schiacciato anch’egli da un macchinario agricolo.

A loro e alle loro famiglie, in questo momento, vanno il nostro cordoglio e la nostra solidarietà.


Solidarietà che ora più che mai diventa fondamentale perché per invertire questa situazione è necessario che tutti noi lavoratori ci uniamo e organizziamo per lottare contro questo sistema che ci considera carne da macello e ci sfrutta per i loro interessi. Che impiega i soldi di tutti noi per finanziare guerre e interventi militari in tutto il mondo anziché investirli in sicurezza sul lavoro.


Il capitalismo uccide e i morti sul lavoro gridano vendetta. I responsabili sono i padroni, i vari politicanti e burocrati di stato che ne difendono gli interessi e l'impunità. Solo lottando e facendola finita con questo sistema potremmo non solo riconquistare quei diritti che ci vogliono togliere ma anche costruire una società nuova senza guerre, classi e sfruttamento.

Pagherete caro, pagherete tutto!
🔥 BENEFIT CONTRO LA REPRESSIONE 🔥

📆 SABATO 13 LUGLIO 📆
📍 Tuttinpiedi
Venezia - Mestre
(Pzz.tta Canova 2)

Dalle 18.30
Esposizione mostra Free Palestine:

"Così la sua ferita illumina le stelle, trasforma il presente in futuro…"
https://mostrafreepalestinepadova.noblogs.org/

Dalle 20.30 CENA POPOLARE

Tutto il ricavato sarà devoluto alle spese legali di compagni e compagne che si spendono tutti i giorni nella lotta contro un sistema di sfruttamento e oppressione!

-------

Denunce, perquisizioni, fogli di via, condanne e misure cautelari sono solo alcune delle manovre repressive di cui, ultimamente, sentiamo parlare sempre più spesso.
La straordinaria lotta in solidarietà al popolo palestinese ha risvegliato le piazze di tutta Italia e la controparte, sempre attenta a non far muovere una foglia, si è fatta subito sentire. Il tentativo di intimidire e spaccare le forze che sono state messe in campo in questi mesi però non è riuscito, la risposta è sempre stata quella della solidarietà, dell'unità e della determinazione spinte dall'essere dalla parte giusta della storia!!

La risposta migliore agli attacchi repressivi è continuare a lottare per un mondo più giusto: riprendersi le scuole, le università, i luoghi di lavoro, strade, piazze e città, per opporsi alla guerra imperialista e alla miseria che si porta dietro. Rispondere uniti dentro e fuori le aule di tribunale!

La solidarietà è un'arma,
Usiamola!! ✌️🇵🇸
🇵🇸 Riceviamo dall'Assemblea Free Palestine Padova e condividiamo:

Dopo le prime esposizioni a palazzo Bo occupato, al parco Milcovich e al parco Fornaci di Vicenza, continuiamo ad esporre e presentare la mostra autoprodotta e a diffondere la solidarietà con il popolo palestinese e la sua resistenza!
Questa volta ospiti delle compagne di @nonunadimenopadova

🔻 SABATO 6 LUGLIO 🔻
Giardino della Consultoria Liberata
(via Salerno 1, Padova)

Dalle ore 17 raggiungici per vedere la mostra, discuterne, approfondire il dibattito e piantare insieme un ulivo, simbolo del legame tra il popolo palestinese e la sua terra. 🌱
A seguire apericena benefit a cura delle Donne per la Palestina di Vicenza.
Forwarded from Antitesi
Condividiamo alcune riflessioni sull'ennesimo "pacchetto sicurezza" che stanno preparando le forze governative per reprimere e pacificare il fronte interno:

http://antitesirivista.org/volantini-e-comunicati/il-dl-sicurezza-e-un-nuovo-passo-verso-lo-stato-di-guerra
🔥 BENEFIT CONTRO LA REPRESSIONE 🔥

📆 SABATO 13 LUGLIO 📆
📍 Tuttinpiedi
Venezia - Mestre
(Pzz.tta Canova 2)

Dalle 18.30
Esposizione mostra Free Palestine:

"Così la sua ferita illumina le stelle, trasforma il presente in futuro…"
https://mostrafreepalestinepadova.noblogs.org/

Dalle 20.30 CENA POPOLARE

Tutto il ricavato sarà devoluto alle spese legali di compagni e compagne che si spendono tutti i giorni nella lotta contro un sistema di sfruttamento e oppressione!

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Denunce, perquisizioni, fogli di via, condanne e misure cautelari sono solo alcune delle manovre repressive di cui, ultimamente, sentiamo parlare sempre più spesso.
La straordinaria lotta in solidarietà al popolo palestinese ha risvegliato le piazze di tutta Italia e la controparte, sempre attenta a non far muovere una foglia, si è fatta subito sentire. Il tentativo di intimidire e spaccare le forze che sono state messe in campo in questi mesi però non è riuscito, la risposta è sempre stata quella della solidarietà, dell'unità e della determinazione spinte dall'essere dalla parte giusta della storia!!

La risposta migliore agli attacchi repressivi è continuare a lottare per un mondo più giusto: riprendersi le scuole, le università, i luoghi di lavoro, strade, piazze e città, per opporsi alla guerra imperialista e alla miseria che si porta dietro. Rispondere uniti dentro e fuori le aule di tribunale!

La solidarietà è un'arma,
Usiamola!! ✌️🇵🇸
Forwarded from Antitesi
📍 CONDIVIDIAMO LA PUNTATA DI MARTEDÌ 09 LUGLIO 2024 di "Paroni Buei Fora i schei"
🎙 Trasmissione di @RadiAzionePadova dedicata al mondo del lavoro

https://radiazione.org/programmi/la-militarizzazzione-della-scuola-paroni-buei-fora-i-schei-puntata-09-07-2024/

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Forwarded from Antitesi
In questa puntata si parlerà della Scuola e di come sia sempre più coinvolta nella propaganda di guerra imperialista del nostro governo.
In un contesto di guerra come quello che stiamo vivendo, dall’Ucraina alla Palestina, la scuola è osservata speciale: l'obiettivo è creare un luogo dove venga repressa, minacciata e sanzionata qualunque voce contro lo stato sionista e la NATO.

Nonostante tutto lavoratori e studenti non restano in silenzio, ma sempre più si oppongono alla continua intromissione del mondo militare nelle aule.

Parleremo di come la repressione ha colpito chi lavora nella scuola nel territorio italiano e padovano nello specifico, con un compagno del @CPCLevante, nonché conduttore di questa trasmissione, che ci racconterà delle perquisizioni subite da lui e altri due compagni e di come, in seguito a questo, abbia perso il posto di lavoro.

Discuteremo anche di come ci si organizza nel territorio assieme ad una lavoratrice del gruppo “lavoratrici e lavoratori della scuola contro la guerra” che ci racconterà come sono nati e il loro percorso di lotta all’interno delle scuole sul territorio padovano.

Buon Ascolto!!! ✌️🇵🇸
Forwarded from Antitesi
📌 Di fronte alla drammatizzazione degli ultimi mesi della campagna per le elezioni presidenziali in Usa, che si è evidenziata con il fallito attentato a Trump, riteniamo importante ribadire un'impostazione materialista nell'analisi sulla crisi dell'imperialismo statunitense.

Un'impostazione che ponga al centro lo sviluppo della guerra che caratterizza il fronte esterno degli Usa e lo consideri in una relazione dialettica con la polarizzazione dello scontro sociale, politico e istituzionale sul fronte interno. In opposizione alle tesi complottiste diffuse dalla propaganda borghese in questi giorni.
Forwarded from Antitesi
📚 Per questo invitiamo alla lettura di due articoli della rivista che fanno un po' la storia della crisi Usa degli ultimi anni

👉 "La tigre lacerata - La crisi interna dell’imperialismo Usa" tratto da Antitesi n. 10 (marzo 2021)

https://antitesirivista.org/antitesi/10/imperialismo-e-guerra/la-tigre-lacerata/

👉 "Il gigante vacilla - Crisi dell’ordine yankee e multipolarismo di guerra" tratto da Antitesi n. 15 (ottobre 2023).

https://antitesirivista.org/antitesi/15/imperialismo-e-guerra/il-gigante-vacilla/
Forwarded from Antitesi
NAPOLI: SOLIDARIETÀ A CHI LOTTA AL FIANCO DELLA RESISTENZA PALESTINESE

Esprimiamo la più sentita solidarietà alle compagne e ai compagni del Laboratorio Politico Iskra, Disoccupati 7 Novembre e Si Cobas di Napoli colpiti da misure restrittive per aver partecipato al presidio di denuncia del genocidio del popolo palestinese sotto la Rai il 13 febbraio scorso.

La classe dirigente criminale che ci governa non si accontenta solo di fornire appoggio strategico e armi a volontà al regime di occupazione sionista della Palestina, come al regime nazista ucraino, ma si cura anche di colpire chi nel nostro paese scende in campo contro il genocidio in atto a Gaza e in Cisgiordania. Numerosi sono gli episodi di questo tipo: dagli arresti su mandato sionista come nel caso di Anan e degli altri compagni palestinesi, alle denunce per aver manifestato, al licenziamento di insegnanti e lavoratori perché solidali con la lotta della Resistenza Palestinese, ai daspo comminati per aver portato in piazza la bandiera del Fplp.
Forwarded from Antitesi
La mobilitazione per la Palestina e il sentimento popolare contro la guerra e il genocidio sono il vero obiettivo di questi attacchi.
Oggi dobbiamo ringraziare la Resistenza Palestinese anche perché ha mostrato la netta separazione che c'è, nel nostro paese come in tutto il mondo, tra i lavoratori, gli studenti, i proletari e le masse popolari solidali con la causa palestinese e la borghesia imperialista nostrana compartecipe degli interessi imperialisti e colonialisti occidentali.

Le mobilitazioni di questi mesi hanno smascherato gli accordi e il legami tra il nostro governo e la nostra borghesia e l'entità sionista, hanno identificato il nemico e le forze politiche su cui si regge, dimostrando nella pratica che il fronte interno non è pacificato e disposto a collaborare in silenzio ai piani di guerra della classe dominante. Resistere agli attacchi repressivi è più che mai necessario per rafforzare la lotta contro questo sistema di fame, guerra e sfruttamento.

Contro il genocidio sionista! Contro la guerra imperialista!

No allo sfruttamento! Libertà ai popoli!


https://antitesirivista.org/volantini-e-comunicati/napoli-solidarieta-a-chi-lotta-al-fianco-della-resistenza-palestinese/
Forwarded from Antitesi
👉 L’articolo presentato, “Lo Stato di guerra – Gestire la crisi per condurre la guerra”, vuole porre in evidenza il carattere bellico che necessariamente il capitalismo in crisi assume nella fase attuale. La classe dominante non può più solo gestire la crisi per condurre la guerra, ma deve ridefinire sia la struttura che la sovrastruttura in base ad essa. L’articolo si concentra sul legame dialettico tra crisi e guerra, sottolineando che è la crisi di sovraccumulazione di capitali a essere il fattore determinante della guerra, e non il contrario, come sostiene la propaganda borghese.
Forwarded from Antitesi
🔎 La crisi è l’aspetto principale. Tuttavia quando la guerra si concretizza, come diceva il compagno Mao, è da questa che bisogna partire.
La crisi deve quindi essere gestita per condurre la guerra. Di conseguenza, le formazioni occidentali sono obbligate a ridefinire la struttura economica in funzione della conduzione nel tempo della guerra. Per fare ciò, le borghesie imperialiste puntano sul keynesismo militare. Nello specifico, il keynesismo militare è perfettamente funzionale alla gestione della crisi poiché affronta il problema della valorizzazione dei capitali garantendo i profitti del complesso industriale-militare con soldi pubblici, cioè a spese delle masse. Contemporaneamente, la ridefinizione dell’economia in chiave militarista, permette alle borghesie imperialiste di concentrare gli sforzi produttivi nella preparazione allo scontro interimperialista diretto.

Nell’Unione Europea, un passaggio fondamentale è rappresentato dalla riforma del Patto di Stabilità, che esclude la spesa militare dai vincoli imposti ad altri settori come welfare e istruzione. In questa ridefinizione bellicista della struttura economica si realizzano sia gli interessi dell’oligarchia finanziaria europea, incarnata da Draghi, sia quelli del comparto militare industriale, incarnati da Crosetto.
La borghesia imperialista occidentale trova così, nella sintesi tra militarismo e keynesismo militare, il modo per gestire la crisi per condurre la guerra.
Inoltre, l’articolo analizza il passaggio da una sovrastruttura dalla faccia democratica e liberale a una autoritaria e poliziesca, cambiamento palesato nel “premierato” in Italia e nella Commissione Europea che mirano a una centralizzazione dei processi decisionali, per supportare lo “Stato di guerra”. La Guerra si concretizza in chiari passaggi, come la missione Aspides e l’impegno diretto delle forze armate italiane nel Mar Rosso, mirato alla difesa degli interessi commerciali della borghesia imperialista nostrana. La necessità di difendere il Mediterraneo cosiddetto allargato, inteso come spazio vitale dell’imperialismo italiano che si trova attualmente sotto assedio, dimostra come la lotta dei popoli oppressi, e di quello palestinese in particolare, apra spazi di agibilità anche per le masse oppresse entro le stesse formazioni imperialiste.

Invitiamo all’ascolto della presentazione e alla lettura dell’articolo ai seguenti link:

https://antitesirivista.org/registrazioni-di-iniziative/lo-stato-di-guerra-presentazione-articolo-di-antitesi-16/

https://antitesirivista.org/antitesi/16/sfruttamento-e-crisi/lo-stato-di-guerra

Contattaci se sei interessato/a alla rivista, ad un confronto o anche solo per partecipare a future iniziative.

SE LA RESISTENZA AVANZA, L’IMPERIALISMO ARRETRA!
CON LA RESISTENZA PALESTINESE!
CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA DELLA NATO!
ANTIFASCISMO È ANTISIONISMO! ✌️🇵🇸